Omnia Tuscia
Per fare questo l'Associazione si occupa di promuovere le eccellenze locali nei campi economici, culturali e scientifici attraverso l'organizzazione o il patrocinio di incontri e seminari con le realtà sociali presenti sul territorio, nonchè attraverso ogni altra iniziativa idonea allo sviluppo di più profonde ed estese realazioni tra le Istituzioni e gli ambienti economici e culturali della Tuscia e dei Paesi stranieri.
L'Associazione Omnia Tuscia è nata dall'idea, condivisa dei soci fondatori, che il territorio della Tuscia meriti, per le sue potenzialità culturali ed economiche, una maggiore visibilità sia in campo nazionale che internazionale.
Questa idea è stata condivisa da un gruppo di persone dalle differenti professionalità, residenti nel nostro territorio che ha costituito l'iniziale fulcro dell'Associazione e che dedica una parte del suo tempo alla promozione di eventi connessi con la suddetta finalità, nella convinzione che essa possa produrre risultati positivi, soprattutto se adeguatamente supportata, anche con l'ausilio delle Istituzioni interessate.
Cos'è la Tuscia?
Con questo nome, dopo la caduta dell'Impero Romano, veniva indicato l'intero territorio di quella che era stata la VII Regio Etruria, estesa da Luni (Massa Carrara) fino a Roma.
Con la "Donazione di Sutri" dell'anno 728, fatta dal re longobardo Liutprando al Papa Gregorio II, la porzione di territorio corrispondente al nord del Lazio venne a far parte dei beni della Chiesa di Roma.
Il resto della Tuscia rimase longobarda e, seguendo le vicende storiche, divenne poi Granducato di Toscana, mantenendo ancora oggi lo stesso nome come Regione. Scomparso invece lo Stato Pontificio, l'originale nome di Tuscia è restato quindi ad indicare solo il territorio dell'attuale Provincia di Viterbo, facente oggi parte della Regione Lazio.
Si tratta di un territorio in cui la modesta densità abitativa e lo scarso sviluppo industriale hanno favorito la conservazione di gran parte del suo ambiente naturale e della sua biodiversità che si manifestano a nord nella vasta porzione di Maremma tra il fiume Fiora che origina dal monte Amiata, alle antiche città Di Tuscania e Tarquinia, a est con le colline che degradano verso il il fiume Tevere dove sorge Bagnoregio con la sua Civita, in prossimità di Orvieto, al centro con i laghi di Bolsena, di Vico e Viterbo, la Città medioevale dei Papi e capoluogo che fu sede del primo Conclave della storia della Chiesa Cattolica nel 1271 ed infine a sud, verso Roma, lungo il cammino della via Francigena e delle antiche consolari romane Cassia e Flaminia con le colline e i boschi dei monti Cimini e le città di Civita Castellana e Sutri.
Un ambiente e una biodiversità che garantiscono eccellenti produzioni agricole in particolare nei settori ortofrutticolo, oleario, caseario e delle nocciole.
Oltre che dal nome, l'antica Etruria è evocata in queste terre dalla risonanza dei numerosi siti che ne segnarono la storia nello scontro con Roma, come quelli delle città di etrusche di Tarquinia e Vulci con le loro grandiose necropoli, cui si affiancano per importanza archeologica molte altre come quelle di Norchia, Castel D'Asso, S.Giuliano i cui magnifici reperti impreziosiscono molti musei nazionali ed esteri.